un incontro

Come ogni notte, tornava a casa sulla sua bicicletta cigolante.
Dalle venti a mezzanotte lavorava come cameriera in un ristorante e per far riposare la mente piena di formule e numeri e per potersi permettere qualche capriccio.

Nel pomeriggio c'era stato l'incontro  calcistico Italia-Inghilterra e già da un paio di giorni la città brulicava di gentlemen che gentle proprio non erano.

Le mance quella sera erano state generose e finalmente le belle scarpe rosse che troneggiavano nella vetrina del corso sarebbero state sue! Pedalava felice.

Un gruppo di gentlemen ubriachi, schiamazzanti, le barrarono la strada,  additandola e a ridendo sguaiati.
Si sentì perduta.
Non c'era via d'uscita.
La via era deserta, solo lei e i gentlemen, e già sentiva il puzzo del loro alito su di sé.
Era la fine!

Chiuse gli occhi e pregò. Pregò la bicicletta di non tradirla. La sua salvezza era tutta lì, doveva scansarli con uno scatto improvviso, erano così fradici che a stento si reggevano in piedi.

Quando riaprì gli occhi una camionetta della polizia era tra lei e i gentlemen!
Passò rasente alla camionetta e sorrise al giovane autista che ammiccò.

Superata la camionetta  si girò per salutare ancora una volta ma non c'era alcuna camionetta. C'era solo un gruppo di gentlemen che andava, zigzagando, in direzione opposta alla sua.

Nessun commento:

Posta un commento