un amico

Dopo tanti giorni di pioggia finalmente un raggio di sole ed è tutto da godere giacché a grandi passi l'inverno avanza.

7 novembre
Oggi sono felice, col mio zainetto sulle spalle, fischiettando, vado per i portici, sul mio skateboard, verso la scuola.
Un mucchietto di cartoni e stracci attira la mia attenzione.
Sul mucchietto un vecchio, barba e capelli completamente bianchi, è seduto, immobile, occhi chiusi.


Lo guardo tra stizza e compassione e proseguo.

8 novembre
anche oggi è ancora lì seduto, immobile sul suo mucchietto di stracci e cartoni, occhi chiusi.
M'incuriosisce.

13 novembre
Oggi non sono riuscito a passare oltre. Mi sono fermato e gli detto "Ciao".
Lentamente ha aperto gli occhi e mi ha sorriso con una bocca vuota, senza denti.

17 novembre
Ora, ogni volta che gli passo davanti, mi fermo e lo saluto e lui mi risponde, sempre allo stesso modo, un sorriso con una bocca vuota, senza denti.
Ho la sensazione che mi aspetti.

22 novembre
Gli ho dato la mia merenda. Ha teso la mano inguantata in uno straccetto tutti buchi e ha detto "Grazie!".
La sua voce è profonda e gradevole.

25 novembre
Siamo usciti prima da scuola e lui era sempre lì.
Mi sono seduto accanto a lui.
E' rimasto immobile, occhi chiusi.
Gli ho detto di me, della scuola, della mia famiglia, dei miei sogni,
Mi ha ascoltato in silenzio e quando l'ho salutato per andar via mi ha detto "Grazie! Sei un bravo ragazzo!".

1 dicembre
Non riesco più a fare a meno di fermarmi e parlargli.
Non mi interrompe mai.
Né prediche, né minacce.
Mi fa bene parlare con lui!

10 dicembre
Gli ho detto "Parlami di te".
Ha scosso la testa e nei suoi occhi ho letto dolore.
La sua voce mi ha raggiunto con un suono ovattato "Sono stato un bambino felice in una famiglia amorevole. Ho studiato e laureato e da ingegnere sono andato a vivere in Egitto. Una moglie stupenda e tre tesori di figlioli." e le lacrime hanno bagnato la sua bianca barba.
"Una vita felice. Una vita distrutta dalla stupidità di un drogato". Tace.

Io trattengo il respiro.
Le sue rughe sono ancora più profonde.
Sta rivivendo con grande dolore quel terribile momento ed io mi sento un'intruso.
"Da allora ho finito di vivere" riprende a fatica "Ho girato il mondo ma in nessun luogo ho trovato pace. Non riesco a perdonare"

Sono andato via con gli occhi umidi.

20 dicembre
Non ci sono più parole tra di noi.
Mi siedo accanto a lui, ogni giorno, e stringo la sua mano inguantata in uno straccetto lacero. Bacio la sua bianca barba andando via.

24 dicembre
Ieri ha nevicato tutto il giorno.
Oggi un mucchietto bagnato di cartoni e stracci sono accatastati accanto ad un portone.
Stringo al petto il mio regalo di Natale per lui e piango.
Ho perduto un amico.

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