ti amo

E' seduto al solito tavolino del bar, quello vicino all'ultimo grande finestrone che da una parte estrania completamente dal resto degli avventori e dall'altra  mette al centro della vita della grande città.
Ma a lui non interessa né l'una né l'altra cosa, se ne sta seduto, testa bassa, e gira e rigira il cucchiaino in una tazza di caffè ormai freddo.

E' più di una settimana che non dorme, per ore se ne sta al bar, sempre lì, vicino all'ultimo finestrone a mescolare un caffè freddo.

- Permette? - e la donna, senza attendere risposta,  gli siede di fronte.
Infastidito, senza alzare la testa, grugnisce.

Un brivido lo scuote quando la sente ordinare cappuccino, torta di ricotta, spremuta di carote, caffè.
- Come la mia Sandra! - pensa e s'incupisce ancor più.

La donna, incurante del suo silenzio, gli rivolge la parola
 - E' tornato il sole! - gli dice
e lui, ancora una volta grugnisce, ma lei, imperterrita, continua con voce dolce e profonda,
- Dopo tutti questi giorni di pioggia, finalmente!
- Ci fa rappacificare con noi stessi e con gli altri. -
- Sconfigge il buio e la solitudine. -
- Vero? -
e l'uomo meccanicamente ripete
 - Buio, solitudine -
e poi aggiunge, mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime
- Amarezza, rimorso -

Lei gli sfiora la mano  e una dimenticata serenità lentamente lo pervade e senza alzare il capo sussurra
- Amo tanto una donna! -
- Glielo dica! -
- Non posso -
- Quando si ama tutto è possibile -
- Non c'è più. Un ubriaco assassino me l'ha portata via! E non ho avuto il tempo di dirle quel TI AMO che tanto aspettava! -
- Glielo dica ora! - insiste la donna con tono fermo.
- Ti amo, ti amo, ti amo - lui sussurra tra i singhiozzi.
Lei gli stringe forte la mano
- Ed ora sorrida al sole, alla vita. La sua vita sarà anche quella della sua Sandra! -

Sandra!
Chi ha pronunciato quel nome?
Alza la testa di scatto.
Una sedia vuota è dinanzi a lui!

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